mercoledì 20 gennaio 2010

Guardando la cresta dell'Infinito (17012010)



Tanti hanno aspirazioni da realizzare sulla montagna, alte vette, pareti verticali, discese sugli sci da escursionismo e chissà quante altre ... quando ho visto questa cresta così innevata il mio stupore si è dopo un po' trasformato in aspirazione, in sogno, in meta da raggiungere.

Già farla senza neve in periodo estivo questa Cresta dell'Infinito è una esperienza dura, credo, sicuramente per me: un piccolo tratto da Colle Marcione fino alla Manfriana mi ha già "accartocciato" le ginocchia e le caviglie la primavera scorsa quando pensavo più facile cavalcare l'aria di questa cresta che viaggia da Est a Ovest e che consente a Sud e a Nord vedute di paesaggi meravigliosi.



Tanta ammirazione per coloro che l'hanno cavalcata nelle diverse stagioni dell'anno, di giorno o di notte: non so se un giorno riuscirò a raggiungere questo traguardo dal Colle della Scala fino alla Serra Dolcedorme e questo per me rappresenta un piccolo sogno, un desiderio, una meta ed un sentiero sul quale poter mettere il mio sigillo (!).

Mi accontento oggi solo di scriverlo virtualmente su una foto e di aver almeno ammirato questa cresta da lontano ...

domenica 10 gennaio 2010

Passeggiando sulla Rueping (10012010)



Passeggiando sulla Rueping (10012010)
 -Lago Duglia, Pantano grande, Rueping, Pietra Castello, Lago Fondo, Lago Duglia-



Bosco della Duglia


Rueping (incrocio per la Grande Porta, verso ovest)
 
 
Pietra Castello (guardando verso la Falconara e il Monte Sparviere)




Rueping (prima di scendere verso il lago Fondo)



Pietra Castello

 
Lago Fondo


Dovevamo riposarci questa domenica di tempo da lupi, ma sembrava inverosimile che sotto una bella nevicata si dovesse restare bloccati al chiuso solo perchè le strade per svalicare l'Impiso potevano presentare problemi. Così ci passa per la testa (ai soliti tre del post precedente) di provare a salire almeno sulla Grande Porta dalla Duglia (lasciando l'automobile ai 1200 metri circa, fin dove è stato possibile arrivare), traversando il Pantano Grande, la Rueping ed il Piano dei Moranesi. Una nevicata copiosa ci ha regalato paesaggi da fiaba anche se ha reso molto dura la progressione: così arrivati all'incrocio con la Rueping con la neve pesante ed umida sulle ciaspole (oltre le ginocchia senza ciaspole) e rami stracarichi e curvi sul percorso che spesso ci scaricavano addosso nuvolette bianche, abbiamo desistito sulle gambe pesanti ed abbiamo optato per una soluzione più soft lungo il tracciato della Rueping per scendere dal Lago Fondo passando per Pietra Castello.


Inutile dire che queste "fatiche" vengono ricompensate da atmosfere senza tempo e paesaggi incantevoli: ci auguriamo di poterne vivere tante ancora e magari di condividerle con tutti coloro che vivono stesse emozioni in queste montagne straordinarie.

Alla prossima


(foto by stiphy)