martedì 29 dicembre 2009
Il giardino d'inverno (28122009)
Nel Giardino d'Inverno
Doveva essere una giornata di sole: le previsioni lo dicevano e l'alba in macchina ci lasciava vedere il limpido colore del cielo blu. Così speravamo di poter vedere un po' le montagne immerse nel blu pulito dopo tanti giorni di "sciroppo" denso e fastidioso.
Arrivati alla Duglia però già l'aria era cambiata e velature innocue macchiavano il sole limpido. Raggiungiamo così la Rueping ed una volta giunti ci si guarda un po' e, senza parlare, la decisione è subito presa: oggi spalla Nord di serra di Crispo. Per la verità con il vento da Ovest che soffiava forte ed ancora più forte sulle nostre teste muoveva gli alberi mi aveva fatto riflettere (anche alla luce della recentissima ennesima disgrazia della montagna) verso una decisione più saggia e calda , nel calmo del lato della Duglia ma le gambe già muovevano verso ovest sulla Rueping e così dopo pochi minuti ci troviamo sotto la spalla a coprirci al meglio per iniziare a salire.
Da 1650 a 2050 m circa per provare un po' le gambe prima di affrontare qualche più sostanziosa progressione quando la neve si deciderà a coprire i monti. Anche oggi, anche se a Nord, poca neve: sopra i 1800 metri qualche canalino presenta strati di neve compatta ma non ghiacciata, anche se gli strati superiori dimostrano disgeli e gelate notturne, forse proprio della notte passata.
Il vento dell'Ovest (o forse ONO) soffia forte, cerchiamo spesso ripari portandoci sotto la linea di cresta quando possibile per scattare qualche foto ed osservare come le nuvole ci stiano pian piano avvolgendo: ed è così che ci ritroviamo ai 2000 metri in un paesaggio surreale, in un giardino d'inverno. Il vento che soffia forte, con la nebbia che più che essere fatta di gocce d'acqua sembra fatta di infiniti cristalli di ghiaccio, ci consente di vedere formazioni di galaverna su questi alberi secolari. Fa freddo ma stiamo bene: c'è una temperatura di –2 gradi ma è meraviglioso stare qui con questi compagni di viaggio, Franco e Stephan.
Ieri avremmo dovuto fare un'altra passeggiata forse più impegnativa con la compagnia e gli insegnamenti del CAI di Castrovillari: una serie di incovenienti ci hanno fatto desistere ma non resistevamo a stare fermi per altri giorni ancora dopo tutti questi giorni di festa passati a smaniare per uscire fuori, fuori da noiosi giorni urbani in paesaggi di persone strozzate in abiti festivi e nelle consuetudini natalizie.
Oggi i tanti giorni di smania vengono ripagati da tante belle novità: prima volta sui ramponi per affrontare qualche piccola crosta di neve e prendere confidenza con questo nuovo attrezzo; prima volta a vedere dal vivo i ricami del vento sui pini loricati; prima volta sulla spalla nord della serra di Crispo e prima volta immersi nella nebbia soffiata dal vento.
Cosa altro ci mancava oggi per essere in armonia dentro e fuori dei propri pensieri? il cielo non è stato limpido ma limpidi i nostri animi consapevoli di vivere degli attimi indimenticabili e che auguriamo a tanti di poter vivere come noi e ringraziare "il cielo" per avercelo concesso.
Alla prossima
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Grande:
RispondiEliminagrande compagno di viaggio insieme a Stephan hai saputo ricreare attimi di grande intensità,
alla prossima
Franco
Non c'è che dire la passione non vi manca !
RispondiEliminaE' sempre molto bello leggere delle vostre avventure, un pò di rammarico per non essere stato dei vostri.
Mario
Speriamo che la neve seria si decida a fare la sua comparsa.
RispondiEliminaUn caro saluto.
fai vanire voglia di essere lì, spero di poter vivere presto l'emozione dei duemila metri del Pollino innevato.
RispondiEliminaGrazie per il commento e complimenti anche a te! E' sempre un piacere sapere che si può trasmettere qualcosa e la montagna beh...la montagna ci offre così tanto!
RispondiEliminaUn caro saluto